martedì 16 agosto 2011

Wiz Khalifa - No Sleep

Direttamente da Rolling Papers, il fortunatissimo album d'esordio in major di Wiz Khalifa, ecco il nuovo estratto No Sleep.


Kanye West & Jay-Z - Otis

Primo video estratto da "Watch the Throne", l'album che ha ottenuto in un solo giorno più di 150 000 vendite in tutto il mondo su iTunes.
Il pezzo si chiama "Otis" e vede alle produzioni lo stesso Mr West, che ha campionato un brano di Otis Redding.

Blu - My Sunshine (feat. Nia Andrews)

Nuovo video per Blu, estratto da "NoYork", ultimo progetto del rapper californiano.
Alle produzioni troviamo Shafiq Husayn e al ritornello Nia Andrews.

Evidence - Same Folks feat. Fashawn

In attesa di "Cats & Dogs", il nuovo album di Evidence in uscita il 27 Settembre, gustatevi il video di "Same Folks", primo estratto da questo attesissimo lavoro. Il pezzo vede la collaborazione di Fashawn.



venerdì 12 agosto 2011

Anche male purchè se ne parli?

E'vero, avete ragione. Con l'inizio dell'estate lo staff di Yo!tube si è letteralmente dato alla macchia, seguendo il richiamo di spiagge più o meno affollate, acque più o meno limpide e costumini più o meno succinti.
Prima o poi, però, sarebbe giunto il momento di tornare da voi. E si è deciso di farlo adesso, dopo esserci imbattuti in questo articolo pubblicato sull'autorevole rockit.it il 25 luglio.
Vi lasciamo qualche minuto per leggerlo e farvi un'idea.


Fatto? Ok, ora parliamo noi.
Se ci avrete ascoltati almeno una volta, saprete come la pensiamo: il rap patinato sta a noi come la Cryptonite sta a Clark Kent. E tantomeno si dica che non siamo per la libertà d'espressione di ogni singolo individuo nei modi, nei tempi e con i mezzi a disposizione.
Della saturazione del panorama rap a causa dell'enorme visibilità concessa dalla rete ne abbiamo sempre parlato con ogni artista che abbiamo avuto ospite nella nostra trasmissione e la risposta è stata sempre la stessa: se non vali ti si dimenticano dopo un mese.
Dopo queste premesse veniamo all'articolo di rockit.


Lungi da noi fare la parte dei radical chic che si schierano con il paraocchi per difendere la propria posizione. Anche a chi vi scrive piacciono parodie più o meno street sul rap (ma vi prego, basta con i remix di "Tranne te"!) e allo stesso modo siamo coscienti che un certo stile gangsta sia quanto più distante ci sia dalla cultura italiana. O almeno dalla maggior parte, perché se vieni da alcuni quartieri di Napoli o da alcune zone della Sicilia, voglio vedere chi può permettersi di dirti che ciò che racconti non è credibile.
Ad ogni modo, nell'esaltazione del rap "demenziale" promossa da rockit in contrapposizione al rap da copertina, ci sfugge qualche passaggio. O meglio, forse è sfuggito a loro.
Non abbiamo nessuna ragione di credere che il redattore dell'articolo non sia un appassionato ascoltatore nonché conoscitore di rap. Ma questo perché siamo buoni.
Nel giustapporre tra loro il non sense dell'entità Trucebaldazzi con gli "strass e paillettes" dei Club Dogo (perché, tanto, sempre di loro si parla) si saltano una serie di passaggi intermedi che invece sono alla base della cultura di un genere musicale. Un po'come se ad un turista in visita a Roma facessimo vedere solo il Mago Guarda (se non lo conoscete potete trovarlo su Youtube) e poi lo portassimo all'Art Cafè (se non lo conoscete meglio).
E'chiaro, ci siamo resi conto che dietro l'articolo ci sia la vaga intenzione di mettere in ridicolo un genere musicale che in Italia è il più delle volte associato al gesto delle corna (Ma perché, poi??), al ciondolamento sulle ginocchia e a uno Yo! Yo! Yo! infinito.



Ed è proprio per questo che ci teniamo a specificare che il rap italiano NON è quello passato in tv e radio commerciali. Per carità, massimo rispetto per il supporto dato alla scena "minore" dai vari Fibra, Dogo e Marracash, ma c'è dell'altro.
Ci sono le bellissime poesie di Ghemon (pagina fb), Kiave (pagina fb), Hyst (pagina fb), Negrè (pagina fb) e tutta la Blue Nox Academy (per info: www.blue-nox.com). Ci sono gli incastri metrici di giovani rapper come Rancore (http://www.facebook.com/rancore), che ha pubblicato il suo primo pezzo a 16 anni ed è ormai da 6 nella scena. Ci sono pietre miliari come Colle der Fomento (loro profilo su fb), Bassi Maestro (sua pagina su fb), Cor Veleno ( official page fb). Vorremmo citarli tutti per non fare torto a nessuno, ma sarebbe complicato.
C'è anche, però, e lo sottolineiamo con forza, un esercito di giovani promesse, che invece di tentare la sorte caricando un video su Youtube, si sbatte (nessun altro termine renderebbe meglio l'idea) dividendosi tra turni al ristorante, università e chi più ne ha più ne metta e lo studio di registrazione, il foglio di carta e la penna, l'esercizio continuo a migliorare se stessi. Ragazzi che credono in questa cultura (già, perché l'hip hop è una cultura. Si può dire lo stesso del rock?) e che raccontano la loro realtà e le loro storie con passione e determinazione, senza cercare la via più semplice o puntare a quella più conveniente.
Alcuni di questi artisti li potrete trovare in "RapPresents", la prima compilation rap di Fusoradio, scaricabile da qui. Altri cercheremo di scoprirli per voi nella prossima stagione di Yo!tube, ma la scena è ampia e dovrete darvi da fare anche da soli (poi magari ci scrivete e ce li suggerite).




Concludiamo dicendo che speriamo di vedere presto pubblicato su rockit un altro articolo sul rap italiano. Magari questa volta sarebbe meglio lasciare da parte i luoghi comuni e la volontà di mettere in ridicolo ad ogni costo ed affrontare quello che, attualmente e senza pericolo di smentite è uno dei generi musicali più ascoltato nel nostro paese.